Erano in sette e non si conoscevano benissimo.
Si sono ritrovati con me per il primo appuntamento di ANIMONDI.
Abbiamo parlato di parole: di quanto siano preziose, di come possano farci bene e, a volte, anche male.
Di quanto sia importante conoscerne il significato, per imparare a usarle nel modo corretto.
Abbiamo fatto un gioco: provare, partendo da una parola chiave, a scrivere una suggestione personale sul tema. È stato un successo.
Poi un secondo gioco: scrivere su un cartoncino una parola e pensare che quella parola potesse appartenere solo a una persona del gruppo.
Gentilezza, amicizia, sorriso, curiosità…
Ognuno ha scelto un amico e gli ha donato la propria parola.
A me è toccata empatia.
«Perché questa parola la posso dare solo a te, Elena».
Gli occhi si sono inumiditi.
«Tu lo conosci il significato di questa parola, ti va di dirlo anche agli altri?»
«È quando conosci le emozioni degli altri, di chi ti è vicino, e le senti tue. E tu sei brava anche a far stare insieme persone che non si conoscono… come oggi».
Mi sono sciolta.
Grazie ANIMONDI 
Ci vediamo sabato prossimo 
Chiara Sorrentino, I pescatori di parole, Sassi edizioni 



