C’è un momento nella vita in cui ci si trova davanti a qualcosa che si aveva paura di toccare. Un oggetto, un ricordo, una stanza chiusa.
Per Erica Mou quel momento è arrivato durante la gravidanza.
Dieci anni dopo la morte di sua madre, ha trovato il coraggio di aprire un diario, il quaderno scritto dalla madre durante la malattia – mentre il suo corpo si spegneva e la mente restava lucida, affamata di futuro. Erica l’ha letto. E poi ci ha scritto sopra. Letteralmente. Ci ha scritto un libro.
Martedì 1 luglio a Sammichele di Bari per la rassegna “Viaggi, Transiti e Passaggi” organizzata dal Centro Studi avrò il piacere di chiacchierare attorno a “Una cosa per la quale mi odierai”, secondo libro della cantautrice Erica Mou, Fandango Libri.
Vi aspettiamo!



